Quanto sarà intelligente l’auto di domani e quale ruolo giocherà “l’elemento umano”?
Mercedes-Benz racconta le propria ricerca in ambito di Intelligenza Artificiale e condivide le linee guida che ispirano i futuri sviluppi del settore.
In occasione della IV edizione del Mercedes-Benz Future Talk, ospitato a Berlino, si è parlato di Intelligenza Artificiale e di prospettive di integrazione uomo-macchina. Questo meeting è un’occasione di dialogo e confronto tra scienziati, ingegneri e giornalisti: nelle edizioni passate aveva affrontato temi quali utopia, robotica e virtualità e ques’anno si è concentrato sulle prospettive e sulle questioni aperte dagli sviluppi dell’Intelligenza Artificiale.
“Per Mercedes-Benz l’intelligenza artificiale è un tema fondamentale per il futuro, sia a bordo che nei servizi di mobilità – ha dichiarato Anke Kleinschmit, responsabile di Daimler Group Research. – L’intelligenza artificiale ha smesso da tempo di essere fantascienza, i progressi nella guida autonoma lo attestano con grande evidenza. L’Intelligenza Artificiale ha già un ruolo fondamentale nelle fasi di sviluppo e produzione, fornendo un accesso intuitivo al sapere e al know-how globale, sulla base dei bisogni e delle conoscenze individuali del singolo collaboratore”.
Ma il successo dell’Intelligenza Artificiale non può prescindere dalla fiducia che si riuscità a costruire tra l’uomo e la macchina. Il futurologo di Daimler, Alexander Mankowsky ha sottolineato l’importanza di definire con precisione la suddivisione dei compiti tra intelligenza umana ed intelligenza artificiale, stabilendo ciò che a bordo può essere affidato alla IA e quello che deve rimanere di pertinenza umana. La filosofia Mercedes pone l’uomo assolutamente al centro di tutte le attività, anche rispetto agli sviluppi futuri relativi all’Intelligenza Artificiale.
La ricerca Daimler si muove verso lo sviluppo di “vetture cognitive”, in grado di agire autonomamente sulla base di informazioni sull’ambiente circostante, integrate in un eco-sistema “olistico” di mobilità. Questi veicoli portrebbero, ad esempio, analizzare autonomamente la situazione del traffico rispetto a tutti i vari mezzi di trasporto e definire un piano di mobilità, su misura del singolo individuo, comunicando anche con i robot domestici e i droni che per esempio effettueranno la consegna delle merci.
Potrebbero analizzare i comportamenti del conducente, interpretarne i bisogni – dalla musica alla temperatura a bordo – e adattarsi di conseguenza, creando così una perfetta integrazione uomo-macchina.
Il gruppo Daimler, quindi, intende continuare a giocare un ruolo da protagonista nel disegnare il futuro della mobilità con nuovi concetti di mobilità, veicoli e servizi “intelligenti”, centrati sulle persone e capaci di renderne la vita quotidiana più facile e migliore.
#iProssimi20Anni
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