Segnaliamo con piacere l’intervista che Clickmobility ha realizzato, conversando con Mario Barbuto, presidente dell’Uic, l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti sulle difficoltà che incontrano le persone con ridotte capacità visive nell’utilizzo del trasporto pubblico.
La situazione che emerge non pare del tutto negativa, sebbene persistano barriere non solo fisiche, ma soprattutto culturali, che ostacolano la libera circolazione su autobus, treni e metrò delle persone con disabilità visiva.
Le tecnologie sui veicoli possono essere d’ausilio a muoversi meglio: segnalatori acustici alle porte, risposte audio negli schermi informativi e nelle macchinette distributrici, indicazioni in braille sulle paline, sistemi di guida tattile tramite i percorsi speciali a pavimento o vocali tramite smartphone e GPS sono dispositivi molto utili sebbene non siano sufficienti, da soli, quando permangono barriere di tipo culturale e sociale.
Talvolta, benché questo diritto sia garantito per legge, i ciechi e gli ipovendenti hanno difficoltà ad accedere sui mezzi con il cane guida, spesso si relazionano con personale che non ha ricevuto adeguata formazione e sono costretti a spiegazioni ripetute e frustranti e talvolta i “servizi di accompagnamento” – quando previsti – non sono sufficientemente rispettosi della sensibilità delle persone con disabilità che talvolta vengono trattate come pacchi da spostare e collocare.
Anche chi progetta le reti di trasporto dovrebbe introdurre il tema dell’accessibilità tra gli elementi di progettazione, mentre spesso si ha l’impressione che le risposte vengano introdotte a posteriori e rappresentino troppo spesso soluzioni di ripiego.
Garantire sempre un autobus “accogliente” verso tutti i passeggeri: è il nostro auspicio e il nostro impegno condiviso, ne siamo certi, da tutti i lettori della Città dell’Autobus.
Vi invitiamo a leggere l’intervista di Clickmobility.
Nella foto: Mercedes-Benz CapaCity L 5 doors
Potrebbero interessarti anche questi post:
TPL e disabilità: un impegno per tutti
A Trento i non vedenti possono prendere l’autobus senza difficoltà