GIUGNO 2020 E’ ormai diventato un appuntamento atteso quello con Elmer Mosca che segue le immatricolazioni in EvoBus Italia. Con lui abbiamo già approfondito molti temi tecnici come il Tachigrafo Smart DTCO 4.0, i nuovi processi immatricolativi e altre questioni importanti per gli operatori dell’autobus, in cui aspetti tecnici e disposizioni di legge si intrecciano.
In quest’intervista l’attenzione si è soffermata su temi rilevanti per la sicurezza come le certificazioni relative alla propagazione della fiamma o alla compatibilità elettromagnetica.
Il 2019 è stato un anno impegnativo per i costruttori di autobus che hanno dovuto riorganizzare il sistema di test e certificazioni. Ci racconta come si è mossa Daimler?
Nel 2019 sono state annunciate normative comunitarie che introducevano rapidamente molte novità sui sistemi di test e certificazione. Questo naturalmente ha rappresentato un grande impegno per i costruttori. Quando una fabbrica con i volumi di Daimler deve riorganizzare il sistema di test e certificazione non è mai un’operazione di piccolo conto e possono esserci effetti nell’impatto iniziale; nel nostro caso, l’anno passato, abbiamo avuto tre mesi di rallentamento dei COC.
Quale aspetto delle nuove certificazioni ha rappresentato la sfida maggiore?
In questa revisione del processo di test e certificazione la certificazione dell’infiammabilità ha avuto un peso importante nella produzione dei COC.
L’attenzione Daimler per le normative di sicurezza è sempre stata molto elevata, in particolare nel nostro prodotto una delle prime attenzioni riguarda l’infiammabilità. Daimler, come sempre, ha approfittato di questo nuovo processo di certificazione test e ingegnerizzazione per spingersi oltre gli obblighi di legge e porsi obiettivi più ambiziosi di quelli richiesti dalle normative; già oggi lo stabilimento ha anticipato la certificazione che diverrà obbligatoria in immatricolazione il primo settembre 2021. Daimler, infatti, applica a tutti i suoi prodotti autobus da fine aprile scorso gli standard previsti dal prossimo anno.
Come già successo in passato, anticipiamo gli obblighi di legge per rendere sempre più sicuri gli autobus.
Tecnicamente, quali novità sono state introdotte nelle certificazioni?
La normativa UNECE R118.03 ha cambiato il metodo di test di infiammabilità dei componenti rispetto al posizionamento verticale o orizzontale degli stessi. Sembra un piccolo dettaglio, in realtà comporta una riorganizzazione importante dei test. Inoltre gli autobus Daimler vengono prodotti con un alto grado di personalizzazione, molto apprezzato dai clienti che possono ordinare veicoli su misura per le loro esigenze, ma tecnicamente questo moltiplica esponenzialmente i componenti da certificare.
I nuovi standard, a cascata, sono stati richiesti a tutta la filiera.
Sono stati promossi anche sui nostri fornitori italiani per i completamenti, obbligando anche loro ad anticipare la normativa UNECE R118.03.
Sono state introdotte novità anche per quanto riguarda la compatibilità elettromagnetica. Di cosa si tratta esattamente?
Il tema della compatibilità – UNECE R 10 – impatta fortemente sulla sicurezza dell’autobus e per questo viene controllato in maniera molto seria da Daimler. I devices elettronici portatili introdotti a bordo non creano problemi, ma quando un dispositivo viene fissato al veicolo, cioè connesso elettricamente e fissato tramite viti o fissaggi in modo permanente, allora deve essere certificato e rispondente alla UNECE R10 perché può interferire con l’elettronica, soprattutto con i dispositivi di sicurezza attiva dell’autobus. Nessun dettaglio può essere considerato “accessorio”, ma merita valutazioni e test rigorosi.
EvoBus ha introdotto dunque ancora più attenzione e controlli ulteriormente approfonditi per i dispositivi installati in Italia o installati in stabilimento forniti da supplier italiani. Ad esempio microfoni aggiuntivi, monitor, inverter, avm, computer di bordo, cartelli indicatori, obliteratrici e molto altro.
Ringraziamo Elmer Mosca per queste interessanti informazioni.