Carmine Grillo – Grillo Autolinee, Napoli
Carmine Grillo
L’autobus nel DNA: cresciuto sugli autobus della ditta del papà, ha ereditato il volante da ragazzino. Anche oggi, titolare di Grillo Autoservizi, appena può ingrana la marcia di un autobus.
Segni particolari
Orgoglioso custode dei segreti del mestiere della viabilità partenopea, tramandati da generazioni: ad esempio, come percorrere la costiera amalfitana con un dodici metri, salire in autobus fin sopra il Vesuvio e altre meraviglie…
Quando ha cominciato a guidare gli autobus?
Ho imparato a guidare prima l’autobus della Vespa.
La ditta di autoservizi è stata fondata da mio padre Francesco negli anni ’60. Io sono nato nel ’58 quindi, immagini lei, sono cresciuto sugli autobus. Appena potevo, marinavo la scuola per salire a bordo con gli autisti di mio padre e andarmene in servizio con loro. Perciò ho imparato molto presto. Perfino le prime guide per la patente non le ho mai fatte su un’auto normale, ma su uno dei pullmini Volkswagen di mio padre.
Oggi, con la responsabilità dell’azienda mi devo occupare di molte cose e non posso fare l’autista a tempo pieno, ma ancora mi metto al volante per “le emergenze” e lo faccio con piacere, perché è un piacere guidare le macchine di oggi; praticamente sono loro a portarti non tu.
Il modello d’autobus del cuore.
Direi la serie Setra 300. Negli anni 2000 ero impegnato come conducente di tour europei, guidavo per tutta la stagione; partivo da casa a marzo e rientravo ad autunno inoltrato. Con i Setra S 315 ho macinato milioni di chilometri in giro per l’Europa e non ha mai avuto un problema.
Come definirebbe Setra
E’ “la Rolls Royce dell’autobus”. Nel 1980 acquistammo il primo Setra e da allora non abbiamo più cambiato. Adesso in dotazione abbiamo 25 Setra e gli ultimi due sono arrivati un mese fa: una coppia di 516 H. Come Minibus invece abbiamo diversi Mercedes: Sprinter e Viano.
Una lunga collaborazione con EvoBus, dunque.
Sì, siamo clienti da molto tempo ed alcune cose sono un po’ cambiate negli anni. Negli anni ‘80 con EvoBus c’era un rapporto davvero familiare: quando l’autista aveva un problema, telefonava direttamente al meccanico in azienda e si risolveva. Adesso c’è l’assistenza, il numero verde, il rapporto è un po’ più formale e l’interlocutore dall’altra parte cambia e non è più sempre lo stesso meccanico di fiducia.
Da autista, quali sono le destinazioni più belle in cui ha condotto il suo autobus.
Mi piacciono le capitali nordiche, per l’aria che si respira, per la gente e per i paesaggi. A nord il cielo sembra più vicino.
Com’erano i gruppi stranieri che portava a spasso per l’Europa?
In ogni gruppo, italiano o straniero, c’è sempre l’elemento che deve mettersi in mostra e dà più da fare.
E’ una questione statistica. Generalmente gli americani sono i più disponibili e li convinci facilmente. Con i francesi non c’è molto feeling, sono diffidenti. I tedeschi? Troppo perfetti. Quando ci si accorda sull’orario di ripartenza, sono tutti puntualissimi sull’autobus non dico all’orario concordato, ma addirittura dieci minuti prima.
Una strada che ama
La Route Napoléon che attraversa la Francia fino in Costa Azzurra. Uscivamo apposta dall’autostrada per percorrere quella strada che attraversa bellissimi paesaggi e cittadine medievali.
E la meravigliosa statale 163 della costiera amalfitana…
Adesso le strade della costiera amalfitana possiamo percorrerle solo con i minibus, perché agli autobus più grandi non è più consentito accedere. Per esempio la serie 500 Setra è bellissima, ma non può percorrere queste strade. Fino a 2 anni fa noi autisti esperti le percorrevamo anche con i 12 metri, ma dovevamo mettere in atto molti trucchi del mestiere.
Sa cos’è la Curva del Falegname? Una curva talmente stretta che per curvare con il 12 metri dovevi entrare con il muso nel negozio del falegname che stava lì. Sono tutti trucchi che mi hanno insegnato i vecchi autisti di mio padre, come quelli per salire sul Vesuvio: “con la marcia che sali, devi scendere” – mi dicevano – per risparmiare i freni e la frizione.
Ma allora guidare era più difficile; i mezzi di oggi fanno tutto da soli.
Ricorda di aver partecipato ad un Evento EvoBus
Ho partecipato a più di un evento. Ricordo il Gran Prix di Norimberga: eravamo 2.000/3.000 partecipanti e io mi sono qualificato 13°. E ho pure il sospetto, se si può scherzosamente dire, che i tedeschi che hanno vinto fossero un po’ raccomandati.
Altre passioni oltre agli autobus.
Colleziono veicoli d’epoca. Ho tutta la serie della Vespa dal 1946 al ‘76. Poi auto e anche qualche autobus vintage, come un Merceds-Benz 309 che tengo in garage. E poi i pullmini Volkswagen degli anni ’60, come quelli su cui ho imparato a guidare.
L’azienda Grillo Autoservizi
Nata negli anni ’60, l’azienda di servizio noleggio con conducente, con sede a Napoli, offre pullman gran turismo, minivan, minibus e auto. Con una flotta interamente Mercedes e Setra, alla quale si sono da un mese aggiunti due ComfortClass 516 HD, l’azienda partenopea con la mascotte del Grillo parlante, oltre ai servizi di noleggio nazionali e internazionali, è specializzata nell’organizzazione di tour e viaggi nell’area campana, grazie all’agenzia viaggi Posillipo Travel e alla profonda esperienza e conoscenza del territorio.
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