NOVEMBRE 2020 – Vorremmo farvi conoscere da vicino il lavoro degli ispettori tecnici in EvoBus e, per iniziare questo viaggio di approfondimento nel team dei nostri super tecnici, abbiamo intervistato il responsabile della squadra, Francesco Fantoni, responsabile assistenza tecnica Daimler Buses | EvoBus Italia.
Con l’energia della giovane età, Francesco dal 2017 è responsabile di un importante settore dell’azienda, forte di una decennale esperienza in EvoBus in area after-sales e professionalmente cresciuto nell’ambito dell’assistenza tecnica. Guida un reparto deputato a svolgere diverse funzioni con un team di affiatati collaboratori che Francesco non manca di nominare uno per uno.
Com’è strutturato il reparto di assistenza tecnica di cui è responsabile?
All’interno del reparto abbiamo diverse funzioni: ci occupiamo di formazione tecnica, con Renato D’Italia e Alberto Liscia, di garanzie con Elisabetta Bertolani, di fatturazioni e azioni di richiamo con Elena Gardinali, di Customer Care con Paola Brina e inoltre abbiamo sul territorio la nostra squadra di ispettori tecnici.
C’è stato recentemente un nuovo ingresso nel nostro team: con Elena Pollaroli, infatti, da luglio di quest’anno stiamo mettendo in piedi un bel progetto per il monitoraggio delle flotte.
Ci presenta la squadra degli ispettori tecnici OMNIplus?
E’ un team di sette ispettori tecnici, che coprono tutto il territorio nazionale, seguendo clienti pubblici e privati e officine autorizzate: Fiorenzo Cuffari per l’area nord Ovest, Stefano Sommaruga che si occupa delle grandi flotte su Milano con AGI e ATM e Pavia con AGI, Fabio Abertini e Marco Pavanelli operano e si suddividono l’area del nord e delle regioni orientali e Marco segue la la dorsale adriatica fino in Abruzzo, Cristian Bernabiti segue i clienti e le grandi flotte che abbiamo in Toscana, Claudio Rastelletti opera sul centro sud e, infine Giuseppe Di Leone segue Calabria e Sicilia.
E’ una squadra di grande esperienza, con alcuni ispettori che rivestono questo ruolo da oltre 20 anni, come i veterani Fiorenzo Cuffari e Fabio Albertini, fino alle new entry come Giuseppe Di Leone che ricopre questo ruolo dall’anno scorso e Stefano Sommaruga diventato ispettore tecnico nel 2018.
Quali sono i compiti di un ispettore tecnico e quali competenze deve avere?
Ha un ruolo complesso, vario, segue i clienti e le officine per gli aspetti tecnici, ma deve mettere in campo anche competenze gestionali, perché spesso ha il compito di gestire delle intere flotte, effettuarne il monitoraggio e mantenere alti i livelli di disponibilità del parco mezzi. Inoltre deve unire a tutto questo anche capacità relazionali e di comunicazione nei rapporti diretti con i clienti e i service partner per trovare soluzioni in modo rapido ed efficace.
L’ispettore tecnico è un supporto anche all’interno dell’azienda; è una figura trasversale che ha contatti con tutti i reparti EvoBus.
Qual è il clima nel gruppo degli ispettori tecnici?
Il nostro è un lavoro di squadra, c’è un bel clima tra colleghi e ci si aiuta ad affrontare le problematiche tecniche e non solo. Ci si confronta molto per individuare insieme le soluzioni, condividere le esperienze e offrire supporto reciproco.
Che tipo di formazione ricevono gli ispettori tecnici?
Per la parte tecnica, giochiamo in casa perché abbiamo i formatori proprio nel nostro reparto: organizziamo percorsi di training specifici per gli ispettori e inoltre possono accedere a tutti i corsi di approfondimento. Abbiamo anche cercato di sviluppare le cosiddette soft skill per la gestione del rapporto con i clienti. Organizziamo riunioni periodiche per analizzare nel dettaglio le novità di prodotto, i temi come la digitalizzazione e l’elettromobilità che rappresentano il nostro presente e futuro. Abbiamo un rapporto costante con Casa Madre con cui dialoghiamo e ci confrontiamo su tutte le problematiche tecniche. Giuseppe Di Leone ha il compito di fare da tramite fra la Germania e il team per i problemi tecnici.
Come sta affrontando il vostro reparto quest’anno di pandemia?
Il 2020 è stato un anno particolare. E’ cambiato radicalmente il modo di lavorare, soprattutto nel periodo del lockdown, e abbiamo incrementato l’utilizzo di strumenti come call conference e Skype anche con i clienti. Per certi versi è stato positivo perché abbiamo capito che molte cose si posso gestire anche a distanza, senza necessariamente la presenza in loco, tuttavia è vero anche che ci sono attività che devono essere eseguite sul posto, vedendo e toccando con mano il veicolo in officina.
Avete partecipato ai meeting regionali dei Service Partner, quali impressioni ne avete raccolto?
Sì, siamo stati presenti a tutti i tre appuntamenti di Ottobre. Abbiamo contribuito con i nostri temi: il Digital Service Booklet – per memorizzare le manutenzioni dei veicoli – e abbiamo illustrato l’offerta dei dispositivi di sicurezza per l’autobus in periodo di covid. Fabio Albertini è stato il project manager nello sviluppo di prodotti, come le paretine, che abbiamo realizzato in Italia e ha partecipato alla creazione della documentazione.
Quali prospettive e quali auspici per il 2021?
Per il nuovo anno mi auguro di ripartire bene, di rivedere movimento, dimenticare questo periodo che abbiamo attraversato. Nel 2021 avremo consegne importanti ad aziende pubbliche, ad esempio, 100 veicoli ad ATAC Roma in full service per dieci anni e stiamo già pensando come organizzarci per seguire al meglio questo cliente.
I mesi che abbiamo attraversato ci hanno temprato, ci siamo dovuti reinventare e questo può darci slancio ed esperienza per la ripartenza.
La squadra c’è, forte e motivata. Sono certo che andremo avanti con forza ed energia e vinceremo le sfide che il prossimo anno ci presenterà.
Ringraziamo Francesco Fantoni per l’interessante conversazione.