Dal 2014 il gruppo Daimler persegue un obiettivo di sviluppo sostenibile in nuovi mercati oltreoceano, con piani studiati nazione per nazione. Già quest’anno si vedono i frutti di questa strategia di crescita.
Il Kenya, per esempio, è stato identificato come un mercato pilota per l’East Africa: in questa nazione, infatti, il settore dell’autobus è ben sviluppato per gli standard africani e Daimler Buses è in grado di offrire nella sua gamma il prodotto perfetto per le esigenze del mercato keniota: il telaio 0F 917, un robusto chassis sviluppato e prodotto in India. Con una lunghezza di nove metri e un peso di 10,4 tonnellate, il telaio rappresenta la struttura perfetta per autobus da 33 posti destinati al trasporto urbano e inerurbano.
In Kenya, questi autobus sono chiamati affettuosamente “Ma Tatu”, che significa “per tre”, in riferimento ai 3 scellini della tariffa standard del biglietto.
In Kenya non esiste trasporto pubblico; tutto è affidato all’impesa privata, sebbene lo Stato venda licenze annuali per la gestione delle linee.
Poiché autobus e telai sono gravati da elevate tasse d’importazione, che possono arrivare fino al 45% del costo, i telai vengono spediti da Daimler Buses India come “knockdown kit” che poi vengono assemblati e carrozzati localmente.
I primi due prototipi così realizzati stanno operando con molto successo nel traffico caotico di Nairobi e su tratte interurbane dalle condizioni stradali difficili, tanto che le prospettive di sviluppo paiono molto positive: DT Dobie, l’agente generale Daimler in Kenya, ha ottenuto un ordine di altri 12 telai ed è molto ottimista sulle potenzialità di sviluppo del mercato.