NOVEMBRE 2020 – Mercedes-Benz, grazie alla sua vocazione all’innovazione, si è sempre concentrata sullo sviluppo di nuovi concetti di propulsione, sia per le autovetture, sia per i veicoli commerciali.
Uno sguardo al passato: quarant’anni fa Mercedes-Benz AG, come si chiamava allora, presentò il van elettrico 307 E al pubblico internazionale.
Il furgone sperimentale fu esposto dapprima alla fiera sull’ambiente Envitec di Düsseldorf (dall’11 al 15 febbraio 1980) e poi a Londra alla fiera Drive Electric ’80 (dal 13 al 20 ottobre 1980). La sua idoneità all’uso quotidiano era ben lontana dai veicoli di produzione odierni come eVito ed eSprinter, ma forniva importanti approfondimenti tecnici.
307 E non è stato, tuttavia, il primo furgone elettrico della Stella; già nel 1972, Mercedes-Benz aveva presentato un altro veicolo sperimentale elettrico, il van LE 306. Ne furono costruiti in totale 60 e, nel 1979, quella piccola flotta aveva percorso 900.000 chilometri e consentì ricerche e sviluppi tecnologici che portarono alla realizzazione del van 307 E.
Quest’ultimo era sviluppato sulla base della serie di modelli di furgoni TN, nota anche come T 1.
Il progetto fu finanziato dal Ministero federale della ricerca e della tecnologia (BMFT). Al fine di ridurre i costi di produzione e di esercizio, il van 307 E era dotato di una tecnologia di controllo semplificata per l’azionamento elettrico. La batteria si trovava sotto il pianale del veicolo tra gli assi anteriore e posteriore e aveva una tensione nominale di 180 volt, con due serie di batterie da 90 volt ciascuna, facili da rimuovere verso il basso e da installare per mezzo di un dispositivo di sollevamento integrato e con dispositivi di sollevamento standard da officina. Il vano di carico non era meno voluminoso rispetto ai veicoli con motore a combustione. Con un carico utile di 1,45 tonnellate e un’autonomia di 65 chilometri a una velocità costante di 50 km / h, il van 307 E era appositamente progettato per le consegne urbane. Furono testati quattro diversi tipi di controllo elettronico dell’azionamento e trasmissione di potenza. Il motore di derivazione a corrente continua aveva una potenza di 30 kW.
La velocità massima raggiungibile era di 70 km /ora e la pendenza massima superabile era del 20%.
In questo veicolo i ricercatori e gli sviluppatori Daimler-Benz hanno testato non solo i concetti di guida ma anche altre tecnologie, come il “pianificatore di percorso”. Questo precursore del sistema di navigazione forniva informazioni per potenziali cambiamenti di percorso, come segnalazioni sugli ingorghi.

Mercedes-Benz 307 E, prototipo di furgone elettrico Mercedes-Benz presentato nel 1980

Test su larga scala in due grandi città
Dal 1981 alla fine del 1983 furono effettuati due test su larga scala utilizzando 32 furgoni elettrici: 10 furgoni 307 E a Berlino, nell’ambito del progetto di ricerca “Energie alternative per il traffico stradale” avviato dal Ministero e 22 furgoni elettrici a Bonn impiegati per cinque anni nel servizio consegna pacchi dell’ufficio postale tedesco. Queste due prove pratiche convinsero che i veicoli elettrici in termini di prestazioni e sicurezza operativa potevano andempiere molto efficacemente a questi servizi negli agglomerati urbani.
Tuttavia, il problema chiave in quel momento era la tecnologia della batteria allora disponibile. – Sebbene la loro autonomia sia sufficiente per il compito da svolgere nelle aree urbane, gli elevati requisiti di manutenzione e la durata insoddisfacente delle batterie determinano costi di esercizio sproporzionatamente elevati – dichiarava il comunicato stampa dell’ottobre 1980. Continuava – Anche se si possono prevedere ulteriori sviluppi promettenti nel prossimo futuro, va notato che i costosi componenti elettrici porteranno a costi operativi più elevati rispetto ai veicoli di oggi con motori a combustione.
Da allora, molti passi sono stati compiuti: gli attuali furgoni eVito ed eSprinter con trasmissione elettrica sono diventati da tempo veicoli potenti e pratici con un’autonomia fino a 184 chilometri nel caso di eVito. La tecnologia delle batterie, così come i componenti per il sistema di trasmissione, il controllo della potenza e la gestione della carica, beneficiano dei principali progressi nello sviluppo dei veicoli elettrici negli ultimi anni. Si sono anche affermati pienamente sul mercato: a fine di agosto 2020, ad esempio, Amazon aveva ordinato più di 1.800 furgoni per le consegne a batteria eSprinter ed eVito da utilizzare nei mercati europei.
La tecnologia sulla propulsione elettrica, sviluppata in questi lunghi anni di ricerca, ha portato a realizzare perfino efficienti autobus urbani come eCitaro e il recente eCitaroG.

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