Un viaggio in autobus sempre più piacevole
Oggi, quando saliamo a bordo di un autobus, diamo per scontato che il viaggio sarà silenzioso, la temperatura ideale, i sedili comodi e, magari, ci auguriamo di poter anche ricaricare lo smartphone e navigare sul web durante il viaggio… ma non è sempre stato così.
Ricordate quando a bordo, con l’aria condizionata on/off, le alternative oscillavano tra la sauna a 35° o la brina ai finestrini? Quando d’inverno si rischiava la fusione se capitava la sfortuna di un sedile sulla stufetta del riscaldamento? E anche al conducente non andava meglio dietro al parabrezza “effetto-serra”, con 15° di differenza tra la postazione di guida e la cabina passeggeri posteriore… poi, per intrattenervi e rivedere i gol della domenica – perché allora le partite si giocavano di domenica – potevate accendere l’ingombrante televisore con tubo catodico, come quello del tinello di casa, sospeso sul corridoio e sperare in una buona ricezione.
Se abbiamo dimenticato tutti questi disagi, è grazie all’evoluzione che vogliamo raccontarvi.
La climatizzazione, che conquista!
Vent’anni fa la maggior parte degli autobus aveva l’aria condizionata da attivare in modalità on/off. La climatizzazione automatica era un lusso per modelli top, come Setra che già la montava dalla serie 200.
In corriera, niente più mani fuori dai finestrini dagli anni ’80 quando i vetri erano diventati fissi e doppi, ma la temperatura ideale non era ancora per tutti. D’estate, se l’aria condizionata era spenta la cabina dell’autobus diventava un forno, se era accesa i passeggeri, non potendo controllare individualmente il flusso gelido, s’ingegnavano a ostruire le bocchette con sciarpe e ogni mezzo all’uopo, come ricordano con orrore gli addetti alla manutenzione degli impianti in officina.
Oggi, sulla totalità degli autobus turistici, il conducente imposta la temperatura desiderata ed è tutto comfort. L’autista regola la propria aria condizionata indipendentemente dal resto dell’abitacolo. D’inverno abbiamo ormai detto addio alle stufette sotto i sedili. In tutti gli autobus EvoBus il riscaldamento è ormai di tipo termoconvettivo, con serpentine alle pareti che riscaldano la cabina in modo gradevole.
L’intrattenimento non è più un optional
Un must del viaggio in autobus – il famigerato “coro da corriera” della nostra infanzia – oggi è solo una delle tante possibilità d’intrattenimento a bordo: ci sono monitor LCD a scomparsa, videoteche viaggianti e ciascuno può ascoltare o guardare individualmente ciò che vuole con i devices personali, ricaricati con prese corrente e usb a ogni postazione, o navigare in rete con il router e la wi-fi dell’autobus.
Si è trattato di un processo a più step che ha attraversato fasi di “fai da te”: negli anni ’80 si adattava e si montava sull’autobus il televisore domestico a tubo catodico e il lettore VHS, a fine anni ’90 erano già standard monitor LCD e DVD, mentre oggi è il tempo delle USB con i contenuti che si caricano da chiavetta.
Fenomeno tutto italiano, la macchina del caffè: vent’anni fa si adattavano quelle di casa per lavorare a 24 volt, oggi esportiamo macchine Lavazza alle case costruttrici che le integrano perfettamente sui loro veicoli.
Molti dispositivi che venivano prevalentemente installati localmente dopo la consegna dell’autobus, oggi sempre più spesso rientrano tra le dotazioni con cui il veicolo arriva dallo stabilimento.
Ora il vero valore aggiunto è soprattutto la connettività per i passeggeri e la metà delle nuove macchine viaggia con wi-fi e router di bordo, aprendo infinite opportunità anche all’impiego dei dispositivi in termini di marketing e comunicazione. Ci sono già autobus attrezzati per i tour delle città con GPS e audioguida sincronizzati.
Mettetevi comodi
Non solo reclinabili, oggi esistono perfino i sedili allargabili. Dimenticati i velluti di una volta, oggi i materiali delle sellerie sono facili da pulire e hanno superato severissimi test ignifughi. Ogni dettaglio è studiato per favorire la manutenzione: moquette basse e facili da aspirare hanno mandato in pensione il pesante tappeto di cocco del corridoio. E’ finalmente scomparso, con gran gioia di tutti, il posacenere ricettacolo di ogni cosa.
E se, nella cabina stabile e isolata acusticamente, volete rilassarvi guardando il panorama, i vetri dei finestrini non si appannano più, come succedeva alle prime vetrocamere…
Anche l’autista oggi ha il sedile raffreddato o riscaldato, che si gonfia ad aria quando mette in moto, regolabile secondo l’altezza e il peso, un quadro comandi ergonomico, controlla singolarmente ogni vano bagagli e parcheggia comodamente con le telecamere posteriori.
Tutta un’altra linea
L’autobus urbano stipato, con i passeggeri appesi a maniglie oscillanti, inaccessibile ai disabili, difficile da pulire… da dimenticare.
Anche se la tratta del trasporto di linea è breve, i veicoli EvoBus per il TPL hanno tutto ciò che occorre a rendere confortevole il viaggio: climatizzazione, comodi mancorrenti colorati, ampie finestrature con doppi vetri, spazio per i passeggeri e sedili fissati lateralmente per favorire la pulizia del pavimento dell’autobus. Sono diventati più accessibili a tutti con kneeling laterale per agevolare salita e discesa, pianale ribassato, pedane disabili sempre previste.
E il futuro del comfort…
Difficile immaginare viaggi in autobus più confortevoli di quelli attuali. Oggi il vantaggio competitivo si gioca sulla connettività e sulla multimedialità. EvoBus resta sintonizzata su ogni esigenza, presente e futura, come sempre pronta a rispondere con le migliori soluzioni.
Grazie a Luca Silingardi per la collaborazione nella redazione di questo articolo.
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