In EvoBus lo conoscono e lo apprezzano tutti, non solo perché è in azienda da oltre 20 anni, ma perché è un vero e proprio punto di riferimento, un catalizzatore di simpatia e di relazioni positive. Francesco Bellini, detto Franz in omaggio alla lingua di casa madre, assistente al marketing EvoBus è uomo di grandi passioni… sportive, politiche e per gli autobus e il proprio lavoro!
Cosa ricorda dei suoi inizi in EvoBus?
Io ero già parte del team Setra Kässbohrer e sono ormai in azienda da 25 anni. Ricordo che quando Setra fu acquisita da Mercedes fu per noi un piccolo trauma. Era positivo entrare in un grande Gruppo come Daimler che garantiva futuro all’azienda, ma tante cose cambiavano: i nuovi manager Mercedes-Benz portavano un’organizzazione del lavoro più strutturata, mentre noi venivamo da una dimensione più piccola e da relazioni molto familiari con i clienti. Quando nacque EvoBus Italia fu un cambiamento e l’inizio di un nuovo cammino anche per noi che già lavoravamo in Setra.
Di cosa si occupava allora? Di cosa si occupa oggi?
All’inizio avevo un ufficio dentro al magazzino in cui ho lavorato per 12 anni. Avevo mansioni meno creative di quelle attuali, ma era comunque un lavoro vario e movimentato, a contatto diretto con il cliente. Il mio passaggio al marketing è avvenuto assecondando una delle mie passioni: intorno al 2001 in EvoBus si organizzavano molti eventi interni per i dipendenti, per favorire il senso di appartenenza aziendale, come tornei di tennis, di calcio balilla umano, gare di pesca, family day e io mi dilettavo a documentarli, scattando foto e scrivendo cronache da esporre nella bacheca aziendale. A quei tempi il marketing redigeva un house organ che qualcuno ricorderà, EvoBusiness, perciò la mia “passione editoriale” fu notata e si pensò che avrebbe potuto essere utile nell’ufficio marketing per la redazione del magazine, così cominciai a lavorare al marketing con Giovanna Lusvardi.
Quali sono i pregi e difetti della sua collega d’ufficio?
Giovanna sembra dura e burbera, però ha il grande pregio di fare sempre crescere tutte le persone che lavorano con lei. Io non mi sono mai sentito messo in disparte e grazie a lei ho avuto molteplici occasioni per imparare. Altrettanto si può dire per tutti gli stagisti che hanno lavorato con noi.
Che cosa le piace di più e di meno del suo lavoro attuale?
Sono responsabile dell’aggiornamento dei siti istituzionali, della comunicazione delle promozioni, ho vari compiti amministrativi legati al marketing… mi piace la varietà del mio lavoro, gli sviluppi social e i rapporti con i colleghi che costituiscono per me la motivazione più importante. Non amo particolarmente i lavori amministrativi, sebbene di formazione io sia ragioniere informatico, ma fu una scelta scolastica dovuta soprattutto alle difficoltà logistiche imposte dalla mia disabilità, piuttosto che alle mie attitudini che erano e sono rivolte maggiormente ad ambiti più creativi.
L’autobus preferito
Scelgo un Setra a due piani.
Un episodio da ricordare
Un bel momento da ricordare è il premio Award ricevuto dall’EvoBus nel 2004 come miglior filiale dell’anno.
Durante la premiazione organizzata al Palazzo Ducale di Sassuolo – location niente male, eh – con i vertici di casa madre e tutti i dipendenti, l’allora amministratore delegato Antonio Sacristan ha ringraziato il marketing per l’organizzazione dell’evento e mi ha chiamato sul palco consegnandomi un “oscar Simbolico” per un video che avevo montato per l’occasione. Ci fu una standing ovation dei colleghi con applausi a profusione – emozione a mille.
Un riconoscimento pubblico che mi ha dato molta autostima.
Qualche collega speciale da ricordare che l’ha accompagnata in questi lunghi anni di lavoro?
Ho visto passare tanti colleghi e direttori, ho trovato anche amici che hanno condizionato la mia vita nel bene e nel male ovviamente.
Tante esperienze che sarebbe difficile citare tutte. Tante persone che, se anche non lavorano più qui, sono rimaste nella mia vita e che periodicamente sento.
Cosa si augura per il futuro?
Aziendalmente mi auguro che EvoBus continui a essere leader nel mercato nazionale ed europeo e che i giovani che hanno iniziato da poco, riescano a lavorare con entusiasmo, passione e responsabilità, come si lavorava 25 anni fa e con un senso di appartenenza ad un’azienda che ha nel proprio DNA la cura del cliente a 360°.
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Francesco con “l’Oscar” conquistato nel 2004 tuttora in bella vista nell’ufficio marketing, tra modellini di autobus Setra e Mercedes-Benz.