Ama scherzosamente definirsi “l’Highlander di EvoBus” perché, sommando gli anni in Setra e quelli in EvoBus Italia, Adriana Bellei ha messo insieme la ragguardevole cifra di 37 anni di servizio. La incontriamo in magazzino e ci racconta con orgoglio di avere fatto di tutto in azienda, da spalare la neve, a verniciare, a rammendare con ago e filo i sedili di autobus.

Cominciamo col chiederle qual è il suo autobus del cuore?
Il Setra 315, perché furono i primi “con gli orecchioni”. E poi ricordo con affetto “la signorina”, il pulmino da 30 posti S 8 di cui abbiamo restaurato i sedili con ago e filo.

Di cosa si occupava 20 anni fa e di cosa si occupa oggi?
Oggi sono addetta alla logistica e al magazzino, 20 anni fa ero alle consegne, ma ho girato davvero tutti i reparti: aria condizionata, verniciatura… tranne il cane da guardia e il direttore, ho ricoperto tutte le mansioni – racconta sorridendo.

Cosa l’ha motivata a lavorare in EvoBus?
Innanzitutto la necessità di provvedere economicamente alle esigenze della mia famiglia, ma sono anche molto orgogliosa di lavorare per un’azienda importante; i clienti hanno sempre considerato i nostri prodotti la Ferrari dell’autobus e io mi sono sempre preoccupata di tirarli a lucido come il salotto di casa. Pulire i vetri degli autobus, ad esempio, non è un gioco da ragazzi, occorre la paglietta di ferro, sapere come farlo e molto olio di gomito.

Un episodio della sua vita professionale che ricorda con soddisfazione
Quando vendemmo un due piani a Migliavacca e lo infiocchettammo con la bandiera italiana.
I miei colleghi mi coinvolgono spesso quando è richiesta una manualità di tipo “artistico”, esempio allestire le vetrine ricambi o “confezionare” un autobus per una consegna scenografica.

Un ricordo che vuole condividere
Un’esperienza che mi ha insegnato a non giudicare dalle apparenze. Molti anni fa una coppia che non conoscevamo si aggirava nel piazzale e osservava gli autobus. La signora aveva l’aspetto di una tradizionale mamma del sud, vestita scura, sobria. Non sembravano acquirenti di autobus e quando hanno chiesto informazioni, i nostri commerciali avevano una sorta di pudore e temevano di sorprenderli con i prezzi degli autobus.
Ebbene, quei signori erano Marino senior e sua moglie. Altroché se ne sapevano di autobus…

Un collega speciale
Mi piace ricordare Fiorella e Franca – anche se a Franca ho dato del lei per 20 anni. Lavavamo l’interno degli autobus usati con grande fatica, smontando i sedili e curando tutti i dettagli. E alla fine, al momento della consegna, i clienti dicevano che dall’odore non avresti mai detto che erano autobus usati.

Una bella cosa avvenuta in questi 20 anni.
Mio figlio ha trovato lavoro in un’azienda.

Ti potrebbero interessare anche queste interviste:
Giovanna Lusvardi, Marketing EvoBus
Roberto Preti e Paolo Pirani, Verniciatura Evobus
Paolo Borsari.Magazzino EvoBus
Marcello Salsi, Officina BusStore
Elena Gardinali, OMNIplus

 
Clicca per votare questo post!
[Total: 0 Average: 0]