#iprossimi20anni
L’UOMO E L’AMBIENTE
Speech di Riccardo Cornetto, Direttore Commerciale Coach EvoBus Italia S.p.A.
in occasione della conferenza Stampa sui 20 anni di Evobus a IBE 2016
La crescente attenzione posta dalla comunità internazionale su ecologia e ambiente sta delineando importanti cambiamenti per tutta l’industria automotive.
La Conferenza di Parigi del 2015 ha posto le basi di una discussione internazionale sulla necessità di tagliare radicalmente le emissioni di CO2 nel pianeta.
In maniera più concreta la comunità europea ha emanato nel 2016 un piano di de-carbonizzazione con l’obiettivo di tagliare entro il 2030 le emissioni di CO2 del 30% rispetto al 2005.
L’Europa, per soddisfare questi obiettivi, ha dato il via alla realizzazione del sistema VECTO (Vehicle Energy Consumption Calculation Tool) per la misurazione robusta e realistica dei consumi nel reale utilizzo specifico di ogni tipologia di veicolo. Il sistema, allo studio da sei anni, sviluppa un bilancio energetico del veicolo che tiene conto di tutto l’equipaggiamento del mezzo: pneumatici, aerodinamica… VECTO sarà implementato nel mondo dei Truck nel 2018 e successivamente farà la sua comparsa nel mondo del bus.
In Europa è in atto anche un altro dibattito: quello sulle emissioni di NOx. Va osservato che il livello di NOx di un Euro 6, secondo la direttiva deve abbattere dell’80% i valori di un Euro 5 e che, nel reale utilizzo, gli autobus di produzione Daimler si rivelano ancora più virtuosi abbattendo ulteriormente tale valore (un Citaro Euro 6 abbatte fino al 95% le emissioni di un Euro 5 e taglia dell’8% la CO2).
Oggi appare realizzabile una riduzione delle emissioni di CO2, nel breve termine, attraverso il miglioramento delle condizioni di traffico, la formazione degli autisti e l’utilizzo di carburanti alternativi.
A tal proposito si pensi che il 99% del traffico mondiale pesante su gomma è alimentato a gasolio.
Nel settore autobus l’utilizzo di carburanti alternativi è limitato da costi elevati e da carenza di infrastrutture.
Anche in questo caso la Comunità Europea ha dettato le regole imponendo agli stati membri di realizzare entro il 2025 un network di stazioni di rifornimento di gas naturale e idrogeno, così come di stazioni di ricarica elettrica per garantire la mobilità all’interno dell’unione.
L’UE ha inoltre fissato il livello di utilizzo di fonti rinnovabili nel 10% entro il 2020 e nel 27% entro il 2030.
Un capitolo a parte riguarda la trazione elettrica.
Un numero crescente di operatori forti, prevalentemente nel settore del TPL urbano, ha dotato negli ultimi anni le proprie flotte di veicoli a trazione elettrica.
Il progresso compiuto dalla tecnologia degli accumulatori (batterie) sta rendendo sempre più attraente la possibilità di un trasporto urbano alimentato a batterie, con l’annuncio da parte di EvoBus di presentare un veicolo urbano elettrico entro il 2018.
Lo sviluppo del mercato TPL elettrico è fortemente collegato alla tecnologia di nuovi accumulatori (batterie) in grado di garantire un’autonomia sufficiente a coprire un’intera giornata di servizio. Il tema è parecchio complesso se si tiene conto del carico elettrico che un veicolo urbano produce per effetto non solo della trazione, ma anche dell’alimentazione di ausiliari (porte, indicatori di percorso, obliteratrici etc…) e climatizzazione.
In questo scenario prevediamo che il 70% dei veicoli urbani del 2025 avrà trazione elettrica.
Nella stessa direzione si orienta lo sviluppo dei veicoli per il trasporto interurbano, che noi prevediamo possa svilupparsi anche grazie alla prossima generazione di Celle di Combustibile.
All’interno di un sistema di trasporto, l’autobus costituisce uno degli elementi fondamentali per rispondere all’esigenza di trasportare viaggiatori in modo confortevole, sicuro, a basso impatto ambientale per tutti i suoi utilizzi.
Una pianificazione non adeguata di un sistema di trasporti presso un’area urbana porta inevitabilmente a congestione del traffico, aumento degli incidenti e inquinamento.
In tal senso si inserisce la progettazione di sistemi BRT (Bus Rapid Transit), in continua evoluzione presso Daimler. Il BRT, fortemente presente anche in Paesi a medio/basso tasso di sviluppo economico e demografico, è un sistema di trasporto su bus ad alta qualità che garantisce una mobilità urbana veloce, confortevole ed efficiente nei costi attraverso l’uso di vie dedicate, di un’alta frequenza delle operazioni e di un’attenta attività di marketing e comunicazione.
BRT è un sistema che garantisce un basso impatto ambientale, per effetto dell’alto numero di passeggeri trasportati per vettura e quindi, vale la pena ricordarlo, con il più efficiente livello di emissioni di CO2 per passeggero. Il sistema inoltre garantisce, grazie all’adozione di corsie dedicate, un livello di sicurezza attiva e passiva di livello superiore.
L’obiettivo di ridurre il numero di incidenti e le conseguenze di questi è raggiunto grazie alla realizzazione e al continuo sviluppo di sistemi in grado di prevenire l’incidente e proteggere occupanti e investiti in caso di impatto.
I veicoli negli ultimi 15 anni sono diventati progressivamente più intelligenti, ad una cadenza mai realizzatasi prima: i sistemi di assistenza alla guida sono divenuti uno standard per tutti i veicoli EvoBus: ESP, ASR, ABS, FCG, ABA, ART, AEBS… un insieme di sigle che stanno ad indicare l’attenzione con la quale ogni situazione reale di guida ed i relativi rischi sono stati affrontati.
Grazie allo sviluppo delle capacità di calcolo dei microchip, il nostro futuro prossimo (che è già presente) vede sulle strade sistemi sempre più intelligenti in grado non solo di frenare autonomamente ma anche di guidare in modo semi-autonomo. E’ stato presentato recentemente dal nostro Gruppo il Bus con CityPilot, anticipazione concreta di un futuro ormai avviato ancora una volta in direzione della massima ‘ecologia’ e “messo in pista” sul tracciato BRT di Amsterdam.
In un mondo in cui le risposte in real-time di internet sono un’abitudine, la nascita e sviluppo di società capaci di trasformare l’esigenza di trasferimento di un potenziale passeggero nella realtà di un posto prenotato e pagato on-line stanno iniziando a tracciare un nuovo criterio di selezione, da parte dell’utenza, del servizio acquistato.
La disponibilità e la fruibilità di tali informazioni è un fattore determinante nella scelta, da parte di una crescente utenza, del veicolo pubblico rispetto all’auto privata.
A supporto del venditore 2.0 l’IT mette a disposizione simulatori di TCO, configuratori 3D… a vantaggio della consulenza offerta al cliente. Questo anche per definire al meglio le esigenze del cliente anche sul fronte dell’orografia del territorio servito, del profilo di missione, delle modalità di finanziamento/leasing e per la tipologia di servizi che dipendono dalla struttura organizzativa dell’azienda che acquista il mezzo (esempio contratto di servizio ritagliato in funzione della presenza o meno presso il cliente di un’officina interna e relativo personale formato, presenza di attrezzature aggiornate, stoccaggio ricambi, etc.)
E dunque …come vediamo i prossimi 20 anni?
Ipotizziamo che i veicoli possano ulteriormente sviluppare la propria autonomia interagendo fra loro e dialogando con i sistemi di gestione, del traffico (semafori, rotatorie, stop…) e di informazione (segnalazione via GPS di code, percorsi preferibili, …) limitando l’intervento umano.
Prevediamo che la tecnologia delle batterie renda possibile l’alimentazione elettrica di veicoli da noleggio, ovvero su lunga distanza.
Prevediamo città e tangenziali prive di code ingorghi e incidenti con una migliore gestione degli spazi urbani (parcheggi al posto di corsie).
La visione del futuro è la visione di un mondo dove, grazie allo sviluppo di servizi sempre più personalizzati, a veicoli ad impatto minimo, al traffico ridotto e con minore probabilità di infortuni, la qualità della vita dei nostri figli e nipoti possa solo migliorare.