Carmelo Fichera è General Manager di SAT Group, Sicilian Airbus Travel Group, azienda che ha iniziato la sua attività nel trasporto turistico già nel 1915, sempre guidata dalla famiglia Fichera. Quando nacque EvoBus Italia, SAT aveva già 81 anni di storia alle spalle!
Una lunga collaborazione che ha portato in Sicilia decine di autobus Mercedes-Benz e Setra e, dall’isola maggiore, li ha visti viaggiare con il logo SAT su tutte le strade d’Italia e d’Europa.
Quanti anni aveva e di cosa si occupava in azienda 20 anni fa, quando EvoBus Italia iniziava la sua attività?
Avevo 31 anni ed ero general manager, ruolo che ricopro tuttora.
Quale è stato il primo e l’ultimo autobus che ha acquistato da EvoBus?
Il nostro primo Mercedes risale a molti anni prima della nascita di EvoBus: già nel 1977 acquistammo un Padane carrozzato su telaio Mercedes. L’ultimo acquisto invece è un Setra, un S 415.
Cosa è cambiato nel suo modo di lavorare in questi ultimi 2 decenni?
Sicuramente l’avvento del web ha costituito un evento epocale.
Dal punto di vista tecnologico, quali cambiamenti/evoluzioni degli autobus l’hanno sorpresa maggiormente in questi vent’anni e quali direzioni di sviluppo tecnologico immagina?
Mi sarei atteso maggiori investimenti verso dispositivi per il recupero di energia. Mi ha sorpeso che i costruttori non abbiano implementato sugli autobus apparati per il recupero di energia alternativa, ad esempio pannelli solari o accumulatori di moto o altre soluzioni in questo senso. Ogni autobus dispone di circa trenta metri quadrati di tetto disponibile ad ospitare pannelli fotovoltaici. Si potrebbe autoprodurre l’energia per alimentare l’aria condizionata o le batterie con grande vantaggio economico e per l’ambiente.
Penso inoltre che vi siano molti margini di sviluppo in ciò che riguarda le possibilità offerte dalla connettività globale.
Cosa non rimpiange di 20 anni fa?
Non rimpiango la ridotta possibilità di comunicazione che avevamo allora. Oggi possiamo comunicare con i nostri autisti in tempo reale, conoscere con esatezza dove si trova l’autobus, disporre di ogni informazione e intervenire con tempestività. Vent’anni fa non era così e questo è sicuramente un grande progresso cui non rinuncerei più.
Ricorda un evento Evobus in particolare cui ha partecipato in questi 20 anni?
Ho ancora memoria della serata al delfinario di Riccione, in occasione dell’ultimo salone. Fu uno spettacolo molto piacevole.
Come immagina EvoBus tra 20 anni?
Immagino che si connoterà come una holding del trasporto a 360 gradi.
Come potrebbe migliorare ancora nei prossimi 20 anni il vostro lavoro?
Sarebbe utile ottimizzare da un punto di vista organizzativo le “tratte vuote”, i periodi di bassa stagionalità, trovare soluzioni che garantiscano continuità nell’utilizzo dei mezzi e negli afflussi turistici.
Auguriamo a SAT Group grandi soddisfazioni e successi anche per i prossimi 20 anni!
Grazie Carmelo per la lunga e positiva collaborazione con EvoBus.
Guarda anche le foto SAT Group degli anni ’90.