Enrico Pizzolari
Tecnico “al volante”. In EvoBus dal 1997, si è occupato di omologazioni, area test, accettazione officina e, da un anno, è a tutti gli effetti operativo “a bordo autobus”.
Segni particolari
Esploratore del “come è fatto” e sciatore inarrestabile.
Dal computer al volante, quale aspetto delle nuove mansioni la gratifica maggiormente?
Ci tenevo molto a ricoprire questo ruolo e sono stato felice quando ho potuto farlo attraverso un concorso interno.
Mi piace avere a che fare “direttamente” con l’autobus e vedere concretamente “com’è fatto”. Io ho svolto in EvoBus, e continuo a svolgere, molte attività d’ufficio e mi sono reso conto che quando hai la conoscenza diretta del veicolo puoi eseguire ogni compito e dare risposte con molta più consapevolezza. E’ giusto parlare con i clienti sapendo esattamente a cosa ti riferisci: la guida e il contatto con l’officina mi hanno dato gli strumenti per farlo al meglio.
L’autobus del cuore
Forse, il Setra Top Class con tetto panoramico. Sia per le caratteristiche del bus, sia perché, avendo consegnato io i primi veicoli in Italia di quella serie, ho associato ricordi molto belli a questi autobus.
Una località speciale raggiunta in autobus
Ricordo molto bene il santuario di Ortona. Stavo consegnando uno dei primissimi Top Class Setra appena usciti e il cliente aveva piacere di raggiungere il santuario con l’autobus. La strada era ripida e impegnativa, l’autobus molto grande e io stesso ero un po’ preoccupato. Invece mi sono reso conto della potenza che avevo sotto il sedile nel condurre un mezzo così grande e pesante ad inerpicarsi fino al santuario. E’ stata anche l’occasione per riflettere su quanto sia più bello e di minor impatto ambientale accompagnare in cima tante persone in colpo solo con un autobus invece che con 20 macchine in coda.
Molto più sostenibile e spirituale, no?
Quale dispositivo le piace immaginare per un autobus del futuro
La sicurezza prima di tutto. Mi piacerebbe qualche dispositivo che potesse completamente sostituirsi all’autista in caso di distrazione o di colpo di sonno. Un pilota automatico che subentri in caso di necessità.
Una passione oltre agli autobus
Amo molto sciare e, ginocchio permettendo, non mi perdo una stagione sulla neve.
Va in autobus sulle piste?
No, sarebbe bello, ma a sciare vado in auto con il portasci.
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